mercoledì 14 marzo 2012

Torino è casa nostra


Eccoci al giro di boa: è mercoledì, si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel! …ed eccomi qui a pensare ad un week-end trascorso, in attesa che ne arrivi un altro.  


Un week-end di primavera, che porta in sè la voglia di star fuori, di passeggiare, di piantare qualche semente sul terrazzo....di stare col naso all'insù.


Lo scorso week-end era il "turno" di Torino, e mi son decisa a fare un piccolo reportage di quella che è la nostra Torino, quella che viviamo insieme. Quella del parco vicino casa, del mercato, delle passeggiate a zonzo...


Torino mi dà l’idea di un’aristocratica signora, compita, per bene, austera. Così Torino accoglie in sé diversità e contraddizioni. Come una vecchia signora, Torino guarda la sua gente con distacco, lascia scorrere il tempo, lento, a dettare dei ritmi che non sono quelli della metropoli. Ma Torino è anche questo, una città industriale, una città operaia, che convive con i fasti di un’aristocrazia che ormai non c’è più.


E’ bella Torino (pare che le olimpiadi del 2006 le abbiano ridato dignità), qui si incontra gente di ogni genere,  e la città se ne colora. Città dinamica ma al tempo stesso sorniona.
 
 





 Per chi ama il cioccolato, non c'è solo la manifestazione cioccola-to, basterà andare un po' a zonzo, e riuscirete di sicuro a tornare estasiati e con qualche chiletto in più :-)





 

 

  

Non avrete di certo difficoltà a mangiare bene, i luoghi in cui deliziarvi con le specialità enogastronomiche del luogo non mancano.
A Torino anche solo cercando un hamburger avrete l'occasione di mangiare della carne di qualità - da M**Bun e a La Granda....insomma, se dovete andare a Torino mettete in conto che tornerete con qualche kg in più! :D
In qualche post precedente mi pare di aver già nominato "Le otto porte" (gastronomia con posti a sedere, un luogo in cui ti senti a casa e mangi da Re), e "La via del sale". 
Non posso certo dimenticarmi il Bar Coco's che vanta già prestigiose recensioni, dove inizio a sentirmi un po' a casa anch'io, luogo che non si può descrivere, perchè solo vivendolo si può gustarne l'anima.


 

 

 
E se poi, non contenti vi volete portare a casa qualcosa di buono andate da eataly e...beh avrete solo l'imbarazzo della scelta!


Può nel week-end mancare qualcosa di dolce? Direi di no! E così ecco qui la crostata con la marmellata di albicocche...un piccolo modo per restare a Torino anche se il lunedì mattina mi tocca riprendere il treno in direzione Padova!

 

Per chi ama leggere per immergersi appieno in una città, vi consiglio "A che punto è la notte" di Fruttero & Lucertini, un romanzo giallo che si snoda in una Torino coperta di neve della fine degli anni settanta; e “Torino è casa mia” di Giuseppe Culicchia, una guida speciale per una città speciale da cui trae spunto il titolo di questo post, forse un po' sconclusionato....




4 commenti:

  1. Ammappa...che bel post! Mi fai venire una gran voglia di andarci subito. Mi segnerò i posti di cui hai parlato, ne farò tesoro. Baci!

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  2. Ma non lo vizierai troppo, questo tuo assistente torinese?

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